Riscopro con piacere di non essere l'unica priva di questa antichissima e pregiatissima arte realizzando che, proprio il sesso maschile ne è del tutto privo, specialmente se si tratta di un martedì sera e qualche drink è già sceso giù e ora sta salendo su.
Analizziamo i prototipi con i quali mi sono scontrata:
APPROCCIO UNO - CHI DISPREZZA COMPRA
Orribile sconosciuto con giacca Domyos ( da qui sarà chiamato D.) "Possiamo fumare una sigaretta insieme?"
Chan: " Non fumo"
Nel mentre la mia amica gli chiede l'accendino e lui risponde con una certa classe " No ma io volevo fumare con lei"
D."ma tu sei di qua? Perché io sono Siciliano"
Chan: " sì di Milano, ciao" ( vi assicuro che il "ciao" non era del tipo iniziamo una conversazione, ma finiamo qui questo calvario)
D." e conosci il bar la Ringhiera? io faccio il barista"
Chan clementemente decide di dar corda per intrattenersi i 5 minuti di una sigaretta che non fuma:" cosa ci fai qui non dovresti lavorare?"
D." Ho finito presto"
Chan " Dovresti dire qualcosa di più avvincente sai? Tipo che ti hanno cacciato."
D." Eh va bene mi hanno cacciato"
Chan" Dai rifacciamo da capo che magari sei più interessante...come mai sei qui e non lavori?"
D. " Ma sei RINCOGLIONITA? ti ho detto che ho finito presto."
Ora, tu e la tua giacca Doymos venite da me a fare gli uomini vissuti ( ovviamente senza un drink in mano da offrirmi ) fai lo splendido con la mia amica che potenzialmente sarebbe potuta essere tua alleata e invece ti odia quasi più di me fin da subito e finisci col darmi della rincoglionita quando tento di dare un po' di fascino al tuo insulso personaggio. Veramente? Cioè ti aspetti anche un limone per questo show?
Evitiamo i dettagli sul fatto che mi aspettava fuori dal bagno.
APPROCCIO DUE - STAMMTISCH
Un grande, grandissimo classico. Lo straniero che decide che sei proprio tu a dovergli insegnare l'Italiano. Scusa, non ho tempo, devo cantare a squarciagola "Girls just wanna have fun" e bada bene, non con te.
Questa scena è stata la mia preferita di tutta la serata, non so se perché mi è salito un istinto materno o perché ho ripensato alla mia adolescenza in cui mandavo in giro Melissa a dare a cantanti di gruppi improbabili biglietti con il mio numero e frasi che, al sol ricordo, mi fanno diventare rossa o semplicemente perché è stata a dir poco imbarazzante. Loro, i giovanissimi che il mattino dopo hanno scuola e se ne sbattono andando a ballare di martedì vincono su tutti e tutto.
Mentre, in maniera pacata e sobria ballo con il mio pellicciotto un giovane anch'egli vestito con la sua miglior Doymos limited edition mi si avvicina all'orecchio e mi dice una frase criptica e intrigante: "scusa, posso darti un'informazione? Poi decidi tu cosa fartene".
La mia testa galoppa su scenari inverosimili sulla fine del mondo e quindi tendo l'orecchio sentendo queste testuali parole:
"AL MIO AMICO FAI SANGUE!"
"AL MIO AMICO FAI SANGUE!"
Me lo sono dovuta far ripetere due volte perché non credevo che qualcuno sotto i 50 anni usasse quest'espressione e sopratutto che la usasse come approccio nemmeno per se stesso, per l'amico!
Per me quest'espressione è strettamente legata ad atri tempi, altre generazioni, altre educazioni.
Con un sorriso imbarazzato che male si intonava al mio pellicciotto ( cit. modificata, bravo-a se l'hai riconosciuta) ho semplicemente detto " Grazie".
Ovviamente volevo mettermi lì, far accomodare i due nell'angolo e dargli una lezione tipo: queste sono parole tabù in discoteca, ma in fondo, chi sono io per dispensare consigli su un'arte che non posseggo?
Quindi mi rincuoro così,realizzando che non solo l'unica che non sa sedurre nemmeno un pesciolino rosso e forse, in queste situazioni sono proprio io il pesciolino rosso, completamente fuori dall'acqua.
2 commenti:
aahaahh dal tuo racconto si evince che la giacca Doymos va un sacco.
"Al mio amico fai sangue"…………………… ma sei come il vino rosso? ahahah ma che gente!
Scriverò un post sull'arte di vestire Doymos e su quella di far sentire le donne bottiglie di tavernello in offerta al Lidl! ;)
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