All you need is love (and luck)

Realizzare i propri sogni non è una cosa da tutti, si sa.

C'è chi vuole andare sulla luna, ma per evidenti motivi logistici non può, chi vuole un contratto a tempo indeterminato ma, per motivi storico-sociali non può e chi, come me, semplicemente vorrebbe andare a Liverpool.


Ecco, io, in questo 2014 ho realizzato il mio piccolo sogno con la collaborazione dell'ing. Terry, di Piccolo Lucio, Virgin Pendolino e The Beatles.

Partiamo dal fatto che, non contenta della mia precedente esperienza, ho riportato il mio fat ass in un ostello e, incredibilmente, questa volta il bagno era abbastanza grande per contenere tutto il mio universo ( che espressione poetica per dire che sono riuscita a fare pipì senza troppi problemi. FYI di cacca non se ne parla).







Ciò detto, l'avventura inizia con una visita ad una maestosissima cattedrale.
Che imponenza, che struttura pesante, chissà quando l'hanno costruita? 1978 -.-''''
Superato il trauma del fatto che fosse tutto un grandissimo fake, notiamo subito qualche peculiarità, la cattedrale al suo interno contiene: un ristorante con tavoli apparecchiati, il caffè al mezzanino, una serie di sacerdoti random, un baracchino per gli hot dog, qualche mio centinaio di battute blasfeme e una serie di cartelli che invitavano i gentili ospiti a farsi selfie in chiesa e twittarli di conseguenza.
Capite bene che non era il nostro volere, ma quello di NostroSignoreIddio, vero? Voi, vi mettereste mai contro uno così? Noi NO.


Insomma, dopo aver fatto i buffoni in chiesa per qualche centinaio di ore scendiamo dalla torre e iniziano a piovere pezzi di ghiaccio del diametro dell'engagement ring di Kim Kardashian, oltre a un trauma cranico, con grande gioia capiamo che a Liverpool piove a blocks: in quello dopo splendeva il sole.

Sole che, ovviamente non ci siamo potuti godere nemmeno per un istante perché, con Piccolo Lucio e una serie di anziani malmessi, siamo saltati su un modernissimo autobus 76 con relativo modernissimo sistema di biglietteria tipo gratta e vinci e siamo andati verso la grigia periferia.
Arrivati a destinazione, la mia guida descriveva folle di fan appostate davanti a casa Lennon, davanti ai cancelli di Strawberry Field e in Penny Lane.

La mia adrenalina era incontenibile, già sognavo di trovare il mio George Harrison locale e rimanere per sempre a Manlove Avenue a vivere di musica e amore.

Scendiamo dal bus e...nulla. Eravamo da soli: DESOLANDIA.

Il riassunto di una vita



Meglio, più tempo per me e le mie pose con qualsiasi cosa.

L'ing, perplesso dal quantitativo di pose ( ok, oggigiorno le si chiama "selfie" ma io sono una tizia vecchio stampo e per me rimangono pose)  che un essere umano può scattare con oggetti inanimati, mi ha fotografata precisando da subito che questa foto era: "il riassunto di una vita".


Il suo riassunto invece, ve lo faccio io ed è contenuto in queste semplici parole, pronunciate con nonchalance dopo 24 ore di full immersion negli anni 60, dopo 24 ore in cui qualsiasi canzone è stata nominata più volte di quante fosse necessario: "...ma quindi, alla fine, che cos'era quel blueberry field? ". 




Tra i fail musicali del nostro amico ing e le mie lamentele costanti sull'avversità meteorologica del luogo troviamo il nostro senso all'interno del "Museo di Liverpool" anche detto:"museo del niente".
C'è da ammirare la grandissima capacità dei locali di costruire un museo assolutamente sul nulla. 

Primo piano: i reperti archeologici degli uomini primitivi di Liverpool, che, come noto, erano ben diversi da quelli del resto del globo.
Piano ammezzato: mostra audio-video del travestito più famoso in UK. Lo consiglio a tutti per fare un pisolino di metà pomeriggio, proprio come ho fatto io nella sala cinema.
Secondo piano: musica e spettacolo ovvero Beatles e FC Liverpool. Se girate con un ing probabilmente si sarà già rotto le palle dai 6 musei precedenti e vi farà solo fare le parti interattive riguardo alla musica, altrimenti no.

Ma, la provincia ci ha uccisi (cit.) e tutto alle 5 chiude, non rimane altro che andare da McDonald's come gli zarri e scroccare il wifi in attesa del treno, anch'esso molto peculiare: viaggi nella carrozza silenziosa, ma gli annunci sono ogni 3 minuti d'orologio quindi non resta che fare quello che sappiamo fare meglio: pose.



















Martha la chan

Full time pasticciona con 27 anni di esperienza.Bitch(wannabe).

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