MarthaLaChan

Commercializzato per la prima volta nel 1947, il forno microonde è un elettrodomestico che prevede la cottura del cibo soprattutto grazie all'effetto riscaldante. Con l'entrata sul mercato di questo piccolo gioiello della tecnologia sono cambiate in maniera significante le concezioni di "pasto" e "cucina" più o meno in tutto il mondo. Come per tutte le novità che comportino un cambiamento a quello che viene riconosciuto come lo stastus quo delle cose, il grande pubblico si è spaccato in due: favorevoli e contrari.
Visto che i "contrari" sono sempre in disaccordo con tutto, rendendo la vita una palla pazzesca, vorrei soffermarmi quest'oggi nella rubrica "Dating is a crime" sui ben più interessanti FAVOREVOLI.

Per i non-parlanti Spagnolo: " Era un tipo microonde: riscalda ma non cucina"

Gli amanti del forno a microonde sebbene siano mondialmente ambosessi, nel mio personalissimo immaginario sono solo ed esclusivamente uomini.

Sono quegli uomini così amanti della questione "scalda tutto e non cucinare mai" che decidono di applicare questo innovativo principio a più o meno tutte le sfere della vita.

L'amante del microonde si profila tra le miriadi di uomini in circolo come quello che ti scrive sempre, che è parte della tua vita in remoto, come se fosse l'IT dell'ufficio o peggio i cookies di Google (facciamo ciao ciao con la manina a Google che ci ospita).
Alla fine, come la freccina che si muove da sola o la borsa di Prada in coccodrillo che hai guardato un solo giorno per puro gossip, nella tua vita quest'uomo non esiste.

Ed è questo il punto di tutto, ragazze mie, siamo poco più della fetta di Lasagne impacchettata la domenica dopo pranzo e mangiata come schiscetta un lunedì qualsiasi di una stagione qualsiasi.

Diapositiva molto molto fancy  per chiarire il concetto molto molto più casereccio di schiscetta

( Per i non-milanesi la schiscetta è quello che in inglese viene chiamato lunchbox, in italiano corrente non saprei proprio che vocabolo utilizzare #capra.)

Siamo già cotte, il lavoro lo abbiamo già fatto da sole.

Al nostro microoondista (neologismo? Accademia della Crusca cagami) basta avere quei 2 giga al mese sul telefono per tenerci in caldo insieme a tutte le altre schischette che riesce a procacciarsi con metodi più o meno opinabili.

Dopotutto con i miracoli della scienza e della tecnica oggi come oggi il forno microonde consuma pochissimo, quindi figuriamoci quanto basso sia il consumo di traffico dati necessario per tenerci tutte in quel piacevole tepore che ci fa provare il numerino rosso sull'icona di Whatsapp.

E ci vedo, noi tutte protoschiscette, che giriamo lentamente nei diversi fornetti, o magari, inconsapevoli, anche nello stesso in attesa di quel "BLIN" che segna la cottura definitiva: il momento del pasto.
Ma ecco, quel suono, al contrario di quello della chat Whatsapp si sente molto molto meno spesso.
Ogni tanto la protoschiscetta vuole sentirlo così intensamente che se lo auto-procura mandando il sistema in tilt, causando così il temutissimo ritorno al freezer.
Perché si sa, va bene cottura al micoroonde ma l'alimentazione va anche variata eh.

Non è che io me la senta di dare poi tutte le colpe di questo mondo ai microondisti, dopotutto è il gentil sesso che crea le condizioni necessarie per essere schiscettato e riscaldato. Crescere nell'illusione che, essendo cambiati i tempi, il principe azzurro non si presenti più col cavallo bianco, ma con una doppia spunta blu su uno smartphone rende il lavoro a questi giovanotti decisamente più facile.

Però ecco quella spiacevole sensazione di essere per qualcuno un broccolo Fidel surgelato e non il melone fresco del mercato un microondista non lo saprà mai.