Travolti da un insolito destino eccetera...



È con estremo piacere e una certa ilarità che Marthalachan ospita il suo primo Featuring.
Lasciate che vi presenti le altre mani che collaboreranno alla stesura di questo post, un ingegnere che si è fatto chiamare Terry a ripetizione durante questo week-end e che canta in pigiama "faccio brutto" al concerto di Fedez (sì, siamo andati al concerto di Fedez nonostante abbiamo più di 12 anni!): ladies and gentleman, Mister ROCCO!

L'idea era questa: un tranquillo week-end a casa di amici in Toscana a base di grigliate e piscina MA la vita, si sa, riserva sempre grandi sorprese. Forrest Gump diceva che è come una scatola di cioccolatini. In questo caso: gusto merda.

Ricostruiamo partendo dal giorno 18 luglio 2013 a.d.

In quel di Vermezzo, il fatto di aver capito che l'autostrada era a sinistra e non a destra ci ha rubato quell'oretta buona di back and forth. Una volta domata la A1, presto capiamo che sarà lei a domare noi con il suo incidente in zona Lodi.
Una volta appurato che non si trattava - ahinoi! - di un incidente nel quale un intero tratto autostradale era stato invaso da un carico di palline in PVC (tipo effetto baby-drop area dell'IKEA) disperse da due camion, sintonizzati su isoradio, capimmo che si trattava di un semplice camion uscito dalla carreggiata. 
Fino ad ora siamo al km 15 del nostro viaggio, durante il quale decidiamo (e si parla di queste quattro mani) di tirare su il morale a tutta la A1 mettendo in loop - e, ovviamente, a palla - Bocciofili di Dargen D'Amico e ballarla tra una macchina e l'altra ferme come da buona tradizione delle autostrade italiane.

Dopo soli 150 minuti di paralisi autostradale riusciamo a raggiungere l'autogrill di Somaglia, dove le nostre vesciche trovano conforto e i nostri stomaci Haribo e Pringles.
Cosa ci potrà mai fermare ora? Sembra di essere in una canzone dei Lunapop con le ali sotto i piedi, peccato che la Cisa non perdona (terminologia maschile, conosciuta e condivisa da solo due di queste quattro mani).

A un certo punto, mentre le quattro mani scriventi, da bravi gemelli del destino, si erano appena addormentati, succede quello.
Se per "quello" avete inteso un imprevisto, potete entrare a far parte dei gemelli del destino; in caso opposto: ritenta, sarai più fortunato.



La macchina passa dai suoi 100 km/h a velocità nulla in meno di 60 secondi. Niente panico, ci sono due uomini con noi: il primo, che da ora in poi verrà nominato "papà" o "il guidatore" sentenzia immediatamente problemi al motore; il secondo (Terry) dichiara subito di non poter far nulla, causa mancanza di pettorina catarifrangente (art. 162 comma 4-bis Codice della Strada). Di fatto, ci troviamo su un viadotto in corsia di emergenza in balia dei TIR che ci fanno la barba alle braccia (non depilate). Dopo aver chiamato un carro attrezzi convenzionato, siamo soccorsi da uno steward della A15, mitica corporazione medievale nata a Grande Inverno che si occupa di intrattenere a titolo gratuito i malcapitati con mezzi guasti sulla Cisa, in cambio scelgono di non prendere moglie (da qui il rifiuto delle avance di una delle occupanti della Fiesta in panne) e di non ambire mai a nessuna corona.



Alla fine arriva il soccorso stradale che, caricando la macchina con a bordo gli autori direttamente sul carro attrezzi, ci trasporta a Ghiare di Berceto. Siamo nel mezzo di una regione italiana X non meglio identificata, di sicuro ormai al di fuori della Contea, non deducibile dall'accento del conducente poiché di origine est europea.



Dopo una piacevole passeggiata con tanto di foto ad ogni singolo cartello stradale e avvistamento di bambi, arriviamo nel cuore della movida della valle: Berceto (o Bergeto, non abbiamo ancora capito lo spelling corretto).



L'accoglienza al bar del paese per la nostra super guest star è stata indimenticabile.

"Scusa se mi permetto di essere stronzo, ma con quella borsa sembri un po' gay".

Indica la shopper che davano da Victoria's Secret dopo 70$ di spesa (prestata alle mani scriventi featuring dalle mani scriventi padrone di casa), contenente il celeberrimo secondo paio di mutande.



To be continued...

Martha la chan

Full time pasticciona con 27 anni di esperienza.Bitch(wannabe).

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Muoio dal ridere ma soprattutto la questione giubbetto catarinfrangente vedo ti sta sempre molto a cuore by mela

Martha la chan ha detto...

Beh sai quando ci metti 7 anni a fare la patente poi vuoi che tutto funzioni a modino!