Ci avevate lasciati così:
Se proprio non vi ricordate cosa ci è successo potete aggiornarvi qui!
"sì, vabbé, la borsa te l'ha prestata la tua amica, ma la camicia l'hai scelta tu stamattina", il conducente ha già fatto amicizia con tutta la sportiva del paese e ha persuaso i denti mancanti di Lucio a setacciare la valle in largo e in lungo alla ricerca di un tetto sotto cui far riposare i nostri cittadini deretani.
Al suo ritorno, per festeggiare la missione compiuta del papà che ci ha trovato una camera doppia da utilizzare in cinque, ci si beve tutti un bianchino a stomaco vuoto come preludio a una serata Kurt Cobain/ il tizio di Glee morto di overdose style, portando avanti una colta discussione basata su elementi come: "Scusi, ma in che regione siamo?".
Seguito da: "Cazzo mi sono dimenticato il pezzo sotto del costume/gli occhiali da vista dal meccanico". Fino a: "Eh, l'Irene Pivetti è mia amica, la vengo a prendere in stazione una volta ogni due settimane e la porto in macchina alla festa della piazza".
Dieci bianchini dopo e, avendo appurato di essere in Emilia "ma io sono di Jesolo", il Lucio si propone per accompagnarci al nostro hotel che, a detta sua, funziona ad olio.
Per mancanza di posti nella sua macchina l'omofobo (e non i denti di Lucio) seleziona un candidato di razza mascolina pura per andare in macchina con lui: evincerete, quindi, che la Terry è venuta in macchina con le ragazze.
La conversazione si basa su dati scientifici tipo: "Qui funziona tutto ad olio, lampioni compresi" mentre irrimediabilmente arriviamo al castello di Frank'n'Furter con tanto di temporale estivo e lampi abbaglianti.
Il cancello, come da leggenda, si apre automaticamente all'arrivo della macchina ma alla porta del casolare non ci attende un alieno bisessuale di Transilvania, ma una nostra coetanea che si sente in dovere di darci del Lei, mostrandoci la camera e rinfrancandoci sul fatto che, in fin dei conti, un baluardo di civiltà è rimasto: la password del wi-fi, che ovviamente prende solo nella Batcaverna aka il cesso.
Insomma, con una bottiglia di vino qualche ettolitro di birra, stipati in cinque in una doppia ricavata da una mansarda in una ex residenza Visconti del '500 in promozione a 70€/notte con lo Smartbox fino al 31 dicembre, entriamo nel mood Kurt-Glee.
Non ci soffermeremo su dettagli come salti sul letto, prese ad angelo stile Leonardo Fumarola di Saranno Famosi e il papà che ha ancora addosso la pettorina catarifrangente pur essendo in mutande, e passiamo direttamente alla fase in cui le mani scriventi, tecnologicamente adeguate al periodo storico che stiamo vivendo e non in quello in cui sembrano essere immersi, si rinchiudono nella Batcaverna per postare abbestia qualsiasi cosa su qualsiasi piattaforma social.
La notte trascorre quasi serenamente e la sveglia suona comodamente alle 7,30. Da buoni italiani ci abbuffiamo a colazione e procediamo per un felice check-out con mezzi altamente tecnologici come solo due banconote di taglio 50€ sanno essere.

"Ma all'ufficio postale ci sarà un bancomat?"
"NO"
"Ma alla stazione Trenitalia si può pagare con il bancomat?"
"NO, abbiamo fatto una petizione per avere un bancomat nella valle ma non ci siamo riusciti!".
Vorremmo poter dire che questa conversazione sia frutto della nostra immaginazione ma sarebbe come dire che Alfonso Signorini si è sposato con Belen e il loro figlio ormai 14enne è stato iscritto all'accademia militare e ora pulisce i lavandini sulla Amerigo Vespucci mentre Nathan Falco suona l'armonica al suo fianco.
Sfranti e con 70€ in cinque (parliamo di contanti, dato che ormai non ha più senso fare alcuna valutazione su carte di credito o assegni), partiamo a piedi direzione Santiago de Compostela aka la stazione di Bergeglio (lo spelling corretto si è perso nei secoli, aspettiamo che Umberto Eco ci illumini a riguardo con il suo nuovo romanzo sulla storia d'Italia).
Il viaggio consta di camminata in fila indiana sulla provinciale con tanto di consulenza da parte anziana zingara con cane rabbioso che ci indica la strada.
Al che siamo alla stazione di Borghezio, ma dal lato executive aka i treni merci fermi dal '39.
In quanto estimatori di quell'arte chiamata Prediciottesimi decidiamo di attraversare i binari arrugginiti che solo l'Emilia-Romagna sa regalare, assieme alla mania francofona di mettere i trattini tra i nomi propri.
Vorremmo poter dire che è tutto, ma stiamo scrivendo da un Regionale "Veloce" in ritardo di 12 minuti destinazione Milano Rogoredo via Qualsiasi-paese-Gesù-Cristo-abbia-edificato-tra-Parma-e-Milano. (Traduzione dal francese)
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