Io non sono nessuno.
Non sono famosa. Non ho un lavoro importante. Non ho
contatti che potrebbero cambiare le sorti dell’umanità e non ho nemmeno la
pietra filosofale.

Non sono certo perfetta e di sicuro non ho ingurgitato il galateo in infanzia, (piuttosto ho ingerito tanti tanti carboidrati) però mi rendo conto che il randar, di cui mi hanno dotata alla nascita, funziona benissimo e nonostante mi impegni a psicanalizzare ogni mossa e-o parola detta dallo s-fortunato che ho di fronte (fondamentalmente per convincermi che la persona che ho davanti mi piaccia) alla fine riesco comunque a rimanere colpita dalle uscite del sesso maschile .
C’è chi sostiene che “ gli uomini siano creature semplici” e
chi invece che siano alieni, io sono del partito che ultimamente (mi riservo di
credere che una volta tutto fosse diverso “e tutta campagna” come direbbe la
nonna che non ho) gli uomini non sono e
basta.
Non solo non sono proprio uomini, ma non sono in generale.
Fatemi spiegare il concetto altrimenti sembra che me la tiri
più del solito (cosa anche potenzialmente vera).
Vorrei sintetizzare il concetto di “non essere” in tipologie
di frasi e atteggiamenti che sto riscontrando nel maschio medio ed etero (perché
ammettiamolo, anche trovare un etero a Milano è come l’acqua nel deserto o
peggio, un bancomat a Berceto):
tipo A- “ DEVO STARE ATTENTO O FINIRO’ SUL TUO BLOG” ecco,
io questi 15 minuti di celebrità non te li volevo regalare, ma la vuotezza del
resto della conversazione è talmente ampio che ho pensato fosse l’unico modo
per menzionarti.
tipo B- “ PERCHE’ CI STIAMO FREQUENTANDO, VERO?” mah, eri su
Tinder 15 minuti fa, magari facciamo anche no.
Eh non mi usare la scusa del “ volevo vedere se tu lo usi”
perché ti ho trovato nello scorrimento, mica tra i miei match.
Ah sì, perché va di moda sta cosa che non capisco: millantare
cose non richieste come: “dopo di te nessuno mai” e improvvisamente sparire dal
piccolo impero di conquiste per poi riapparire. Ma come?! Non eravamo rimasti
che: “come me nessuno mai?”. Moccia non ne sarebbe affatto felice.
Tipo C – “ NON SO COSA VOGLIO, MA ASPETTAMI” bello mio, solo quella babba di Penelope ha
pensato bene che valesse la pena di fare e disfare una tela per i giorni migliori
della sua vita piuttosto che bombarsi quattro Proci e avere qualcosa da raccontare al
meeting settimanale delle vedove di guerra.
Tipo D- “ FACCIAMO L’AMORE” non sono necessarie altre parole ma forse un
ricettario. Senza farina la torta non si fa, senza amore l’amore non si fa, al
massimo si tromba o, a voler essere proprio romantici, si copula.
Tipo E- (probabilmente
quello più ricorrente nella mia vita) “ TI GIURO AMORE ETERNO” . Questa
categoria mi attira come le api al miele.
Evidentemente trasmetto un bisogno di sicurezza estremo perché, finisce sempre con gente che spara paroloni.
Evidentemente trasmetto un bisogno di sicurezza estremo perché, finisce sempre con gente che spara paroloni.
Ora, sarà che la storia dell’essere stata cornuta da untizio che manco la laurea si è riuscito a prendere mi abbia segnata, ma davvero
volete che ci creda?
Allora, su, fate qualcosa oltre messaggio al costo 0 su Whatsapp.
Sono certa che nel grande calderone di non esseri si
nascondono altre specie ancora da scoprire e analizzare.
Come se fossimo su Nat Geo, e io fossi la Licia Colò del
dating, mi riservo tutto per la prossima puntata.
2 commenti:
Ahahah mi sono ammazzato dalle risate.... Ciao Licia!
Grazie! presto nuovi episodi di questa speciale serie di Nat Geo "dating for dummies" :)
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