Fai qualcosa di negativo, tipo scrivere post per sputtanare il tuo ex o rubare due caramelle in uno stato con la pena di morte e vedrai che ti torna indietro quindi, nonostante io abbia fatto tutto ciò, mi sento in dovere di affermare che non è colpa mia se ho un PESSIMO karma lavorativo.
Parliamoci chiaro, quando nel lontano 2011 mi lessero la mano dicendo " da qui a breve ti mollerai col tuo ragazzo, avrai problemi di salute, morirai in tarda età" c'era anche la postilla "cambierai un sacco di lavori".
Ora, non so se sono io che cambio un sacco di lavori o i lavori che cambiano me, ma da queste parti non si batte chiodo.
Questo 2014 altro che anno del cavallo, sta diventando l'anno del colloquio casuale.
Ma procediamo con ordine: dopo aver lavorato per una blogger che ignorava il mio nome reale e faceva bonifici a Martha la Chan, mi sono imbarcata in un'avventura su ritenuta d'acconto.
Ecco, non vorrei fare un post per commercialisti e affini, ma cari miei non mettevi mai in questa sòla che tanto, se tutto va bene, se ne esce con almeno due mesi di lavoro non retribuito.
Ogni riferimento a fatti, nomi, persone, siti web, portali e agenzie di viaggio gestite da parenti stretti di Wanna Marchi è puramente casuale.
Ecco che arriva il 2014, l'anno della svolta! Segui i tuoi sogni Chan, vai e spacca tutto!
L'unica cosa che mi si è spaccata fino ad ora sono le palle.
"Edizioni e Produzioni Musicali in Milano cerca madrelingua inglese, o persona con perfetto inglese parlato e scritto, per relazioni e contatti esteri: management, discografia, booking agency, PR."
SONO IO.
Mando il cv, in doppia lingua per fare la sborona, attendo numero sei mesi per un colloquio ed eccoci. Wow, la musica, il mio sogno.
Mando il cv, in doppia lingua per fare la sborona, attendo numero sei mesi per un colloquio ed eccoci. Wow, la musica, il mio sogno.
Cuore che batte "ora faccio una figura di merda"
"allora, lei dice di sapere bene l'Inglese...e come mai?"
" bla bla bla" nel mentre la mia testa si prepara allo switch linguistico
" quindi lei se la sentirebbe di parlare in Inglese?"
" sì certo, se vuole possiamo parlare anche ora"
silenzio...lungo, interminabile quasi
"no beh, ecco, nessuno di noi lo parla, non saremmo in grado di valutare. Al secondo colloquio la faremo parlare in Skype con dei nostri consulenti di fiducia"
I consulenti ho evinto essere la zia e la morosa del fonico.
Ma prima di gettare la spugna faccio una domanda di ordine pratico, così, giusto per far vedere che sono una che si deve organizzare:
"voi che tipo di impegno richiedete?"
"eh non ci abbiamo ancora pensato".
Dopo sei mesi che vi ho mandato il curriculum e che probabilmente ( me lo auguro per voi), vedete gente, voi tre non avete ancora capito cosa volete se non uno che parli una lingua che potrebbe anche essere Scozzese stretto perché tanto, non avete gli strumenti per valutare??
Ma non mollo, ho voluto studiare cose inconsistenti? Ora ne pago le conseguenze.

Il candidato dovrebbe avere i seguenti requisiti:
- buone capacità informatiche, di utilizzo del web e dei social network
- buone capacità relazionali e comunicative
- conoscenza della lingua inglese
- spirito di squadra, flessibilità di orari e mansioni, disponibilità a lavoro serale nel periodo del festival, entusiasmo.
Lo stage verterà principalmente sulle seguenti attività:
- comunicazione e promozione del festival (tramite facebook, twitter, sito web del festival e siti correlati, newsletter e promozioni specifiche)
- logistica (acquisto viaggi, prenotazione alberghi, organizzazione transfer e accoglienza delle compagnie ospiti)
- siae (espletamento delle varie pratiche relative ai permessi di spettacolo e alla biglietteria)
- ufficio stampa web
- assistenza all’organizzazione su attività generale del Teatro (promozione di spettacoli e laboratori, segreteria generale)."
SONO IO (parte 2)
Mi dirigo al colloquio con look super professional, mi siedo e penso " 'ste due fricchettone me le intorto" ( sì sto sviluppando una certa spocchia) e così è stato, a fine colloquio mi chiedono un attimo scusa e si assentano. Tornano con dei bei sorrisi a 32 denti:
"per noi puoi iniziare domani"
" avrei una domanda ... è previsto un rimborso spese?"
La voce si fa improvvisamente severa e stizzita "ecco no, parliamoci chiaro, non c'è alcun budget per questo stage e non ci sono possibilità di inserimento, però arricchisce il tuo curriculum che è molto interessante"
(Al ritorno da tutto ciò, in metro, ho beccato un tizio che si segava all'aria aperta, perché si sa in pubblico viene meglio)
Segue stalking telefonico di una settimana per accertarsi che io non abbia improvvisamente deciso di passare le mie giornate e 8 serate a lavorare aggratis.
Con grande clemenza (e sperando che il mio karma migliorasse) non mi sono messa a citare la legge Fornero che prevede che gli stage debbano essere retribuiti.
Non voglio fare la moralista del bar che si lamenta della crisi, dell'imu e della tasi ma cazzo: f-a-t-e-c-e-l-a, non può essere solo colpa mia dai.
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