Ecco, avete presente questa gente? Io non sono una di loro.
La vera riprova del mio non essere più giovane viene da questa settimana trascorsa a Londra e dalle 48 ore trascorse (con la mia adorata sorella) in OSTELLO. Avete letto bene, ostello.
Foto scattata da fuori dalla porta |
Insomma, come entro inizio a pensare che mi verranno i funghi.
(A tal proposito i miei poteri psicosomatici hanno colpito e sulla schiena ho un piccolo rush. NO COMMENT.)
Noi siamo giovani e brillanti non ci facciamo certo demoralizzare solo perché veniamo accolte da un fratello di grande madre Russia che non sa dirci dove si trova la stanza e la fermata della metro più vicina ( già il fatto che siamo arrivate in taxi dovrebbe far capire quanto fossimo fuoriluogo!) e ci avviamo alla ricerca della stanza 115, che ovviamente, considerato che siamo giovani e belli la mettiamo dopo la 120. La logica, a quanto pare, è un'opinione.
Il pensiero di fare pipì nel nostro bagno privato ci sta già scaldando il cuore quando... apriamo la porta e ... ci troviamo improvvisamente in un episodio di Orange is the New Black: in cella.
Accogliente cella con finestra oscurata |
Potrei anche aggiungere no spazio vitale ma poi sembro la solita esagerata. In fondo, una stanza da 7mq è abbastanza per far crescere una bella coltivazione di funghi. ( argh!)
Arriva quindi il momento di affrontare l'annosa questione pipì ( di cacca non se ne parla nemmeno).
Ecco, io ho qualche problemino di sovrappeso e gigantismo ma insomma, in questo bagno non ci sto. Proprio fisicamente non c'è spazio per tutta me stessa.
Partendo dal presupposto che se fai un bagno grande come quello di un aereo non puoi anche infierire con la porta che si apre verso l'interno oserei anche aggiungere che non puoi piazzare un cestino, un porta assorbenti e un porta carta igienica più grande del wc stesso tutto in questo minuscolo spazio vitale ( cit.).
Il trono. |
Tiro giù i pantaloni e cerco invano una posizione per cui, senza appoggiarmi riesca a centrare il buco, ma io non ci sto con le anche, le gambe e quasi l'altezza. Un disastro.
La notte in cella è andata relativamente bene se non consideriamo le due volte in cui ho urlato " c'è gente che vuole dormire" alla cumpa di spagnoli che aveva ormai colonizzato il corridoio e l'assenza di wi-fi in camera. ( Cosa me ne faccio del wifi di notte? Dormo più serena)
Comunque sia da questa esperienza, come sempre, ho tentato di trarre il meglio:
1-devi metterti a dieta, non sai mai quando un cesso minuscolo possa capitare lungo il tuo cammino.
2- portati sempre i tuoi asciugamani da casa, non sai mai quando quelli in loco siano stati lavati l'ultima volta.
3- non pensare mai più di essere giovane, non sai mai quando la sciatica colpirà.
4- non dare mai più retta ad Anita quando si sente in vena di provare qualcosa di diverso dal solito hotel " perchè tanto sono solo 2 notti!"
Ciò detto, io mi sono divertita.
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