MarthaLaChan

Premettiamo che il contenuto di questo racconto ha un che di concettuale, alla Piero Manzoni. Quindi, se siete deboli di stomaco o ignorate chi sia Piero, grazie per la visualizzazione, ma potete pure passare oltre (vi reindirizziamo direttamente alla stessa pagina a cui vi reindirizzerebbe YouPorn quando premete "non ho diciottanni, take me away"); in caso contrario, procedete, che non mordiamo.

Stasera, festona in cascina. Notate gli elementi componenti di questa frase: "festona" e "cascina", separati solo da un "in". Il racconto si evolve man mano che questo post viene scritto, perché al momento "sì, la situazione è ancora la medesima" (cit.), quindi cominciamo dall'inizio, che è meglio.

Primaditutto, l'episodio extra di questo post:

T: "hey, ho provato car2go, ti passo a prendere, fatti trovare lì"

M: "no cioè, troppo figo, col cambio automatico, il navigatore, lo spray antizanzare, aspetta che falsifico la patente così non risulto neopatentata".

T: "hey, un momento, non riesco ad estrarre la chiave"

M: "aspetta prova a tirare e girare contemporaneamente"

T: "merda non esce"

M: "dai, deve uscire, per forza"

T: "merda, mi è rimasta la chiave in mano con il pezzo di metallo incastrato nel quadro. No, ok, la riattacco e facciamo finta di niente e chiamo l'SOS"

(il napoletano dell'SOS ci ricorda di premere il freno e mettere il cambio su N, e tutto si sistema. Partono le foto a babbo fuori dalla macchina).

"Doveva essere solo una risottata". Il risotto zafferano e salsiccia è buonissimo (anzi, in Italiano, "ottimo") e una serata in cascina con pietanze a km zero e con cover band dei Red Hot Chili Peppers sponsorizzata da McDonald's "perché il cantante della band [ne] è il direttore" alla fine ci è sembrato, con 2 settimane di anticipo, il modo migliore per passare un sabato sera. La nostra compagnia è variegata, un po' come un paniere ISTAT: bambino di 8 mesi, padre e madre, gemelli del destino e 3 Allegri Ragazzi (futuri) Sbronzi. 

Cominciamo con un buon risotto accompagnato, 7 secondi dopo da: un buon panino con la salamella, una buona fetta di torta, un buon caffé, un buon limoncello. Il tutto annegato in un buon vino. Mazza se era buono. Era buono anche quello portato da uno dei 3ARS. Non ci stiamo a soffermare su dettagli di quantità e qualità, coinvolgimento del pubblico. Volendo essere elencativi, abbiamo: trovato e preso in mano una ranocchia, con annessa lezione di biologia a tutti i bambini in età scolare; trovato e rimosso una t-a-l-p-a (!); fatto i groupies nel backstage (vero meli?); inventato lanterne con smartphones e bicchieri di plastica; fatti ridere in faccia dal trucco bimbi (sponsorizzato McDonald's) mentre elemosinavamo degli starlights.

"Guarda che è meglio se guidi tu, che gli altri due mi sembrano messi male". Arriva il momento clou. Tutto parte dal contest ideato dai quei sympa bontemponi della Polizia Locale, che sfoggiano sgargianti il loro etilometro X2600 limited edition "che se ti rifiuti di farlo a bordo strada, prendi il massimo della pena". Siamo in Italia, cosa ti aspetti che succeda se tiri fuori un etilometro alla festa del risotto con l'Alto Patrocinio di McDonald's e del Tavolo Giovani? Quella che era stata pensata come una campagna di sensibilizzazione sul tema "guida sicura", diventa un contest stile Club Privé meets MTV Spit, in cui si fa a gara tra chi ha il tasso alcolemico più alto. Si comincia dal bullo del paese che ha come zio uno della Polizia, e si continua con i 3ARS, che nel frattempo sono diventati bff con gli autoctoni, tra un limoncello e l'altro. (N.B.: gli autoctoni avevano in media 18 anni.). Quello della Locale vede subito che la più in grado dei 3ARS è la donzella, che in realtà si dimostrerà essere non idonea (ma comunque più idonea degli altri 2ARS).

"Devi soffiare fino in fondo, altrimenti la macchina rileva che non hai abbastanza fiato. E becchi il massimo della pena". Iniziamo con 1,67 g/l (della donzella), poi 1,30 g/l e infine l'1,81 g/l del guidatore designato, che brinda a questo risultato con un altro limoncello "che tanto lo strumento lo rileverà tra 20 minuti". Al momento si sono fatte le 3 am, e ci è stato riferito telefonicamente che i 20 minuti si sono ripercossi tutti e fino ad adesso. Noi, i "babbi", ce la caviamo con 0,20 g/l (Maggie) e 0,29 g/l (Terry, che è uomo, ma assimila peggio di una donna), per non citare il pater familias, che ne esce indenne con uno 0,0 g/l. Brinda con un limoncello con il guidatore 1,81 g/l. A questo punto si è fatta una certa, ci stanno togliendo i le panche e i tavoli da sotto il culo. Ma questo non pare passare. Come direbbero a Jersey Shore: "Party is here" (indicando l'etilometro).

"Beh, noi andiamo eh, chiamami se avete problemi". Noi ce ne andiamo, i 3ARS rimangono perché il guidatore designato non ce la fa e ha scelto di addormentarsi sul tavolo (prontamente rimosso dopo 10 minuti dai volontari della Protezione Civile). Il secondo ARS balla sul tavolo prima della rimozione. La donzella inizia a guardarsi attorno con aria spaesata.

"Ciao, sei la Marty?" "No, sono il Diavolo". Il pijama party inizia, T&M dividono la cameretta da bravi gemelli del destino, e il party è condito con chiamate dei superstiti che sono rimasti a dormire in cascina per questioni di etilometro. Ma per fortuna tutto sta andando per il meglio. C'è chi ha vomitato fuori e dentro le ballerine. Chi si è sentita chiamare Unoesessantasette anziché con il proprio nome (sempre meglio di "cagna"). Chi si è sentito libero concimando con il frutto del proprio io questa Terra che amiamo. 

Loro sono ancora lì. Noi siamo qui che ce la ridiamo, i sensi di colpa non sappiamo cosa siano. 

La vita è un po' magia per Terry&Maggie.